La psicologia positiva ha sovvertito il vecchio canone dell’approccio verso la persona con disagi psichici e/o esistenziali con una ragguardevole innovazione.
Accanto al manuale DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) in cui è racchiusa la statistica mondiale dei disequilibri psichici e relative terapie adottate, la psicologia positiva introduce un compendio delle 24 potenzialità raccordate ai talenti di cui è dotato l’essere umano, con un orientamento ad ampio spettro su tutto ciò che consente alla persona di vivere in armonia e felicità.
Si tratta quindi di intervenire sulle problematiche esistenziali, partendo dalle facoltà positive della persona e non più dai suoi deficit… Un bilanciamento di quanto condotto sinora nell’aiuto all’individuo, considerando le tematiche non solo nel loro aspetto patologico, ma affiancandole ad una visione ispirata e mirata alle risorse in grado di aumentare il livello di benessere.
Gli studi che hanno consentito questo raggiungimento sono stati compiuti a livello mondiale, senza tralasciare etnie considerate minoritarie e vagliando i valori più ambìti che consentono quella che possiamo definire una “buona vita”.
La psicologia positiva intesse il metodo del Coaching e ne dispiega il suo valore scientifico, il Coaching di suo, porta nella vita di tutti i giorni l’incentivo al miglioramento, senza lo schema adattivo della psicologia in generale. Non ne compie il lavoro introspettivo, ma ne mutua l’asse portante: valorizzare tutto il buono che c’è nell’essere umano e (fondamentale per il coaching) portarlo a compimento sul piano pratico.
Nell’attuare la mia formazione in Coaching, tanta fu la meraviglia nel rilevare (ovviamente fu un mio personale intendimento) come le 24 potenzialità dell’essere umano redatte secondo parametri scientifici, convergano con importanti testimonianze spirituali-esoteriche quali i … Tarocchi!
Per me la riprova dell’infinito cerchio sapienziale che conosce distinguo di forma, ma non di matrice. Uno dei momenti in cui mi sono sentita più a mio agio in un ambito formativo evidence-based, quindi scientifico, che decisi di affrontare come una sfida al superamento dei miei limiti dettati da studi ed esperienze improntate in modo “totalitario” alla spiritualità.
Mi piacerà trattare in futuro questa correlazione tra i 22 Arcani e le 24 potenzialità dell’essere umano, un ponte significativo per chi (come me per molto tempo nella mia vita), tende a non avere una visione d’insieme dello Spirito e della Materia o confina raggiungimenti scientifici e spirituali in terre separate, le stesse ad esempio, che vedono medici e terapeuti energetici ancora oggi non pienamente collaborativi l’uno con l’altro.
Conciliare i diversi tracciati di pensiero e pratica in modo reale, e non per seguire un attuale trend progressista…, consente di stabilire nel nostro interno le connessioni con le varie parti spesso contrapposte che ci costituiscono, di ampliare la veduta e gli obiettivi di vita, di sfrondarci dal giudizio che oltre a tagliare le ali al prossimo e spingerci dentro il nostro contenitore delle credenze, impedisce la visione della nostra totalità e della sua piena espressione.