Offesa dalle vesti di improbabili maghi, o situata nella terra dei miracoli, la Pranoterapia, madre di tutte le terapie energetiche, per essere accolta con riguardo, ancora oggi si trova spesso direzionata entro tecniche più o meno articolate con annessi inglesismi che la rilanciano come nuova a chi non la conosce.
L’ambiente medico e con esso l’industria farmaceutica, puntando il dito indice ne rivedono la denominazione, poiché la “terapia” in quanto tale è di sola pertinenza medica ed allora è più consono chiamarla “Pranopratica” con buona pace della saggezza millenaria che ne coniò il termine.
Che importa se l’azione che svolge guarisce? E che importa se lo fa dall’antichità? Molto più semplice banalizzarla, farla entrare nelle sedicenti sale dei profittatori, o più semplicemente metterla dentro una cornice anacronistica dove il guaritore è un santo che non riceve compensi.
La Pranoterapia in qualsivoglia modo la si incaselli o la si voglia rinominare è una pratica energetica naturale che è nata con l’uomo e che continuerà ad accompagnarlo nei tempi che verranno, poiché è potenzialmente intrinseca nell’essere umano.
Si può avere un’idea di cosa parliamo se pensiamo alle interazioni che normalmente l’individuo ha nell’ambiente e di come anche senza necessità di conoscerne gli elementi (persone o cose), riceve e a sua volta trasmette, segnali che si traducono in “simpatia”, “antipatia”, piacevolezza o disagio… che non rare volte inducono la persona ad affermazioni tipo: “me lo sentivo”, “ho avvertito che c’era qualcosa che non andava” etc.
Queste che vengono vissute come non meglio identificate sensazioni, sono la decodifica di un processo energetico sempre in atto scandito dalla vibrazione elettrica dell’attività dei nostri organi come dei nostri pensieri, che in casi come questi si si manifesta sotto forma di intuizione.
Se ci si sofferma con attenzione su questi minimi processi e si persegue la conoscenza andando a fondo nella loro origine, si scopre che questo moto elettrico intesse la vita in ogni suo aspetto e permette che essa prenda forma sul piano materiale.
La Pranoterapia con il suo significato di “costanza e movimento” fa riferimento alla qualità fondamentale di questo moto elettrico che è imprescindibilmente costante (alla sua mancanza cessa la vita) e perennemente in movimento nel compenetrare ogni cosa nel creato.
Nell’esercitare la sua pratica a fini di benessere (come il vocabolo “terapia” vuole indicare), vi sono dei requisiti che permettono al terapeuta l’interazione cosciente con questa realtà ad un livello che non è di sola comprensione intellettuale, ma che in esso è divenuta costituzionale: il suo campo magnetico è elevato ed egli recepisce e trasmette energia in modo peculiare.
Quello che va inteso è che il Pranoterapeuta è uno specialista così come ognuno lo è nel suo campo specifico, e che così come una persona nasce con l’inclinazione per la matematica o le lettere, altrettanto accade per il Terapeuta Energetico la cui influenza di pensiero ed azione ha la possibilità di esprimersi anche nel campo delle energie sottili.
Il settore di attività si presta ad essere mal compreso anche in nome delle frodi di chi ci specula o di chi trasmette contenuti falsamente moralistici che vedono la pratica disgiunta dalla professione e nell’immaginario la abbinano a “santoni” e “samaritani”.
E’ invece l’onorario richiesto, l’attestazione delle competenze e l’ambiente messo a disposizione del cliente, che definiscono la serietà del professionista e la rivendicazione del suo operare alla luce del sole.
Per questo sul mio sito web, alla sezione Pranoterapia, vi è la possibilità di avere ogni ragguaglio con in chiaro il costo: garanzia di un servizio offerto nel rigore della pratica.