Mettici l’attenzione in quello che fai, non solo per evitare errori, ma per vitalizzare le cose.

L’Attenzione è per noi umani quello che l’acqua è per le piante… tanti sono i nutrienti di cui esse necessitano, ma senza l’acqua non avrebbero vita. Così agisce l’attenzione nella nostra esistenza. Essa è l’alito di vento catturato nei versi dal poeta, la madre dell’empatia, la saetta che scocca a difesa e la coltre calda che fa germinare un’idea.

Uno spiritualista la conosce come “arma a doppio taglio”, poiché egli/ella sa che  il motto “il fenomeno cresce dove si posa l’attenzione” vale sia in positivo che in negativo: se si osservano le brutture degli altri, esse si collocano in pianta stabile al nostro interno, se scientemente decidiamo di soffermarci sulle positive, anch’esse vengono assimilate, con tutt’altro esito. Benefico.

L’attenzione è la prim34e10ac545914f5f4cd79ddb5f66d098a componente di una possibile concentrazione ed è l’elemento indispensabile per il lavoro sul pensiero, l’autosservazione cioè, di ciò che circola nelle nostre menti, che ci permette di correggere il tiro e decidere noi cosa pensare, anziché “essere pensati” da ogni sorta di idea.
Se vogliamo incontrare dal vero la Legge di Vibrazione/Attrazione, non possiamo esimerci da questa attività di selezione del pensiero, esso contiene una vibrazione specifica che mette in moto la realtà esterna con vibrazioni consimili; “pensare basso” attrae cose  basse, e certo nessuno di noi se lo augura.

L’Attenzione è inoltre Rispetto per ciò che intraprendiamo. Mi sono capitate persone che decidono di avvalersi delle pratiche energetiche, ma senza averne la dovuta cura e rispetto.
E’ inutile svolgerle in questo modo, neanche Simon Mago potrebbe fare qualcosa per voi, semplicemente perché voi non siete presenti, non ci siete!
Un Terapeuta Energetico può fare tanto, ma non agisce sui blocchi di marmo, e se in voi non c’è la scossa dell’Attenzione, a livello energetico siete tali.

Quando ci innamoriamo, siamo presi completamente dall’amato;  vediamo e “sentiamo” cose di lui/lei, che altri neanche vedono… e questo avviene naturalmente, ma si può agire anche con la volontà per stimolare quello che è un portentoso meccanismo cognitivo ed un processo con valenza anche metafisica… ed in proposito scrissi questo articolo.