Il corpo dei  bambini in questo momento storico è oggetto di interesse con metodiche volte allo scopo di migliorarne l’espressione.

A questo proposito ricevo una mail di cui per correttezza trasformo il titolo avendo cura di mantenere  il concetto intrinseco, ma che riproduco fedelmente nel testo con un copia-incolla.

“Imparare ad utilizzare il corpo giocando…” Seminario formativo per costruire percorsi espressivi e teatrali da praticare con i bambini della scuola primaria

Il corpo dei bambini come strumento espressivo per comunicare, sperimentare, relazionarsi, creare forme.

Il seminario “Imparare ad utilizzare il corpo giocando…” è un percorso formativo di 4 ore per costruire un alfabeto teatrale esclusivamente corporeo: giochi con il corpo, percorsi giocosi sul corpo mimante, proposte operative per utilizzare con i bambini le mezze maschere, le maschere neutre, le maschere larvali.

Tutto attraverso una metodica teatrale, tutto “a misura di bambino”. 

Operatori teatrali, insegnanti ed educatori potranno sperimentare nel seminario percorsi espressivi e proposte operative da utilizzare con i bambini dai 6 ai 10 anni, nel contesto di laboratori teatrali e creativi.

Senza mettere in dubbio le buone intenzioni di questa associazione, mi sento di affermare che questo genere di “percorsi formativi” sembrano nascere da desideri ed auspici tutti adulti applicati inusitatamente su giovani vite.

Le ultime righe del testo mi danno ragione poiché non vengono spiegati i vantaggi dell’esperienza per il bambino ed al contrario egli appare come un semplice surrogato di sperimentazione per personale docente con pruriti freudiani…bimbi

Questa inclinazione ad interpretare e voler migliorare la comunicazione corporea del piccolo dell’uomo, è paradossalmente figlia di un sovrappiù del piano mentale che imperversa nel mondo adulto e che con tracotanza dilaga pericolosamente anche nelle lande dell’infanzia, territorio spontaneamente munito di un suo ben chiaro vocabolario

Se un piccolo di essere umano ha aspetti problematici seri che necessitano di un intervento è  comprensibile il ricorso a sostegni. Diversamente la Natura provvede con perfezione alla sua libera espressione mentale e corporea.

Sono invece le infrastrutture mentali e relative distorsioni di applicazione nel sociale che attenteranno al suo fiorire nell’età adulta.

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Il genitore così come l’insegnante hanno l’opportunità ed il privilegio di poter osservare le inclinazioni naturali del bambino e come il coaching insegna, esse si manifestano molto precocemente già dall’età di tre anni.

Quando queste vengono rilevate con sguardo attento ed assecondate con amore, si incentiva lo sviluppo di caratteristiche e talenti individuali che saranno fondamentali per costruire un futuro in cui potrà concretizzare un giusto impiego lavorativo ed un andamento di vita a sua misura.

Per cui preoccupiamoci di dare ai nostri piccoli attenzione, rispetto, amore e fiducia ed aiutiamoli a discernere il bene dal male perché in questo nostro mondo così stranamente composto, non sempre è facile cogliere la sua distinzione…