Ed ecco arriva l’alba, seguirà un nuovo giorno di luce, si farà sera e calerà il buio della notte: l’armonia degli opposti anche per oggi dispiegherà la sua magia.

Sul pianeta non solo la notte segue il giorno e viceversa, ogni evento e fenomeno si svolge dentro questa cornice che vede viaggiare sempre insieme gli opposti e permette loro di nutrirsi reciprocamente: maschio-femmina, luce-buio, estate-inverno… La natura ci insegna così che un principio non può esistere senza l’altro e che quindi ai fini della vita così come la conosciamo, essi sussistono su un piano assolutamente paritario.

L’essere umano che sinora non è stato in grado di cogliere la coerenza delle parti, ha estremizzato i concetti di bene e male in una divisione infinita che diviene condanna, disuguaglianza, moralità regolamentata. Incatenando il suo lato camminare e lasciar andareombra come inaccettabile e costringendosi a trascenderlo esclusivamente come fuori legge, ha incentivato la sua clandestinità e la costrizione, dando uno spessore profondo al male, contribuendo alla sua incisività.

Questo è ciò che accade intorno a noi e dentro di noi, poiché non vi è realtà oggettiva se non quella che produciamo dal nostro interno…

Le emozioni represse, le azioni mancate, così come i traumi e le ingiustizie subite, sono tossine emozionali che si accumulano sino a divenire blocco energetico, disfunzione nell’organismo, nel pensiero e nell’azione. Allora prima di praticare la cura vi è la necessità di cercare la Guarigione. Prima di pensare al rimedio, bisogna che noi Diveniamo il rimedio.

Non tutto come dice Tiziano Terzani nel video, può essere spiegato… con buona pace della efficace teoria del karma che però non è cibo del nostro piatto quotidiano. Nel nostro piatto quotidiano a noi è dato di vedere degli effetti, spesso non auspicabili e filosofare in proposito potrebbe essere solo un’escamotage per non sentire dolore.

Quello che invece possiamo fare è un passo fondamentale senza il quale non si può compiere il cammino verso la piena e sana espressione di sé: accettare.

Accettare i nostri desideri, accettare i dolori infertici, accettare di essere come siamo ed accettare gli altri anche quando ci fanno soffrire, anche quando non ne abbiamo la minima stima.

Nei casi per noi inaccessibili ricordiamoci che accettare non è perdonare, né condividere, ma semplicemente prendere atto delle cose così come sono: un’ottima base per poter iniziare a fare delle modifiche su di noi e sulla nostra vita.